Case di sale…
è lo straordinario romanzo d’esordio della scrittrice palestinese-americana Hala Alyan, in cui tratteggia mezzo secolo di diaspora palestinese, legando lo svolgimento dei grandi fatti della Storia a un universo di microstorie individuali dei membri di quattro generazioni della famiglia Yacoub, costellate da sogni e sofferenze.
Come emerge fin dalle prime righe del romanzo, il tema-chiave attorno a cui ruotano i capitoli, ognuno dedicato a un membro della famiglia, è quello della casa: cercata, costruita, persa e rimpianta.
La narrazione delle vicende si apre nel 1963 a Nablus, in Cisgiordania, dove la famiglia si è trasferita dopo aver dovuto lasciare la casa di Jaffa, sulla costa, a causa della nakba, il grande esodo palestinese seguito alla nascita dello Stato di Israele nel 1948
“Quando Salma scruta nella tazza di caffè della figlia, capisce all’istante che deve mentire. Sul bordo Alia ha lasciato una sbavatura di rossetto corallo. La tazza è d’avorio, sull’esterno intricate spirali e volute dipinte d’azzurro, una crepa sottile serpeggia da un lato. La tazza fa parte di un nuovo servizio, comprato proprio a Nablus quando Salma e suo marito, Hussam, erano arrivati quasi quindici anni prima. Era stato il suo primo acquisto mentre passeggiava nel mercato di una città sconosciuta.”
Alla vigilia del matrimonio della figlia Alia, Salma legge nei fondi di caffè un futuro instabile, segnato dall’incertezza e dalla lontananza.
Pur tenendo per sé la predizione, il destino travolge implacabilmente la famiglia: il fratello di Alia si trova coinvolto in un mondo politicizzato e militarizzato da cui non può sfuggire; Alia e il marito Atef si trasferiscono a Kuwait City, dove costruiscono a malincuore una vita con i loro tre figli.
Quando Saddam Hussein invade il Kuwait nel 1990, Alia e la sua famiglia perdono ancora una volta la loro casa, la loro terra e la loro storia, disperdendosi tra Beirut, Parigi e Boston.
Presto i figli di Alia iniziano a formare famiglie proprie, affrontando ancora una volta i pesi (e i benefici) dell’assimilazione in città straniere.
la nostalgia ereditata
e il senso di spaesamento passato
di madre in figlia come un testimone.
New York Times Book Review
Il libro, insignito del Dayton Literary Peace Prize e dell’Arab American Book Award, è stato pubblicato da Astarte Edizioni nel dicembre 2023.
Anita Paolicchi – Astarte edizioni
—
Acquista qui Case di sale:
Lascia una risposta