IL MONDO LITIGA: UN RACCONTO DI NATALE DI FABRIZIO ALTIERI

IL MONDO LITIGA: UN RACCONTO DI NATALE DI FABRIZIO ALTIERI

IL MONDO LITIGA: UN RACCONTO DI NATALE DI FABRIZIO ALTIERI 1024 683 Fabrizio Altieri

Con questo breve racconto inedito di Fabrizio Altieri che ringraziamo –  auguriamo a tutte le amiche, gli amici e la clientela tutta un Buon Natale e Felice 2022.

La Redazione di Contrappunto – Libreria Pellegrini

 

IL MONDO LITIGA

 

Il Signor B. pensò che non c’era niente di più adatto di quel treno per il suo riposo.

Dopo tutti quei giorni di lavoro era in un bello scompartimento con un uomo, una donna dall’aria nervosa e un bambino con la faccia seria.

Non era un granché per essere la vigilia di Natale, ma non gli importava. Tutto era riposante dopo tutti quei giorni di lavoro.

La madre, se era la madre, si rivolgeva al bambino con gesti veloci, come se volesse fare qualcosa per lui ma ci ripensasse sempre all’ultimo momento.

L’uomo leggeva qualcosa sullo smartphone tenendolo a una certa distanza come fa chi ha bisogno di un paio di occhiali da lettura.

Il Signor B.  anche se stanco, fu incuriosito dal bambino.

Aveva nelle mani l’ultima console elettronica – il Signor. B la conosceva bene – e non la guardava neanche.

Qualunque bambino non avrebbe avuto altro pensiero che giocarci, ma quel bimbo fissava un punto sul sedile vuoto di fronte. La donna si accorse che il Signor B.  guardava il bambino e gli si rivolse.

“È un po’ serio” disse con un mezzo sorriso, quasi a giustificarlo.

Il Signor B.  annuì: che errore! La donna ora non avrebbe smesso di tormentarlo per tutto il viaggio. Infatti riprese.

“È molto… deluso”. Il Signor B.  annuì ancora.

“Gli abbiamo appena spiegato una cosa: vero Martino?”. Il bambino annuì in silenzio. Ma alla donna non bastò.

“Cosa hai saputo? Diglielo al signore”.  Il bambino non aveva nessuna voglia di parlare, tantomeno con uno sconosciuto, però obbedì alla madre.

“Babbo natale non esiste”. La donna sembrò soddisfatta.

“Ormai era pronto per saperlo. Pronto” ripeté quella parola più per il bambino che per Il Signor B.

Il Signor B.  si voltò verso il finestrino ma nel buio della campagna non si vedeva nulla, né in cielo né in terra, né lampioni né stelle.

Per fortuna la donna non parlò più e si addormentò.

L’uomo accanto a lei sembrava estraneo a tutti loro e anche al treno, come un’immagine trasmessa dallo schermo di una tv, apparteneva a un altro universo.

Il bambino posò la console sul sedile e abbassò la testa.

Il Signor B.  pensò che si fosse addormentato, invece vide una lacrima che cadeva dalla guancia.

Allora si avvicinò al bambino facendo attenzione a non fargli capire che si era accorto che piangeva e si rivolse a lui: “Ti dispiace per quella cosa che ti hanno detto?”.

Il bambino scosse la testa.

“No. Piango perché il mondo litiga” e fece un gesto con la mano per indicare il mondo.

“Avevo chiesto a Babbo Natale che il mondo smettesse di litigare e invece mi hanno dato quella” indicò la console.

Il Signor B.  tirò fuori da una tasca della giacca qualcosa e lo passò al bambino.

“Mettiglielo lì accanto” disse indicando la donna.

Era un fiore bellissimo, una gerbera fucsia.

La donna si svegliò e la prima cosa che vide fu il fiore.

Sorrise – era il suo fiore preferito – lo annusò e si girò verso l’uomo.

Lui distolse lo sguardo dal telefono, lei lo baciò sulla guancia.

Il bambino guardò il Signor B. ridendo…

"... ma Tu sei..."

“…Shhhhh, non dirglielo. Non sono ancora pronti per saperlo”.

 

Fabrizio Altieri 

Fabrizio Altieri

E’ nato a Pisa. Dopo il diploma di liceo classico si è laureato in ingegneria meccanica e attualmente insegna in un Istituto Superiore...

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