Governo Draghi: prudenza e realismo.

Governo Draghi: prudenza e realismo.

Governo Draghi: prudenza e realismo. 1024 489 Giuseppe Maria Gnagnarella
Confesso, sono rimasto un po’ deluso

 

nell’ascoltare il Presidente Draghi leggere in tv la lista dei suoi Ministri.
Tante, troppe mi sono sembrate, le conferme rispetto al precedente Governo e tra i politici nominati e confermati troppi quelli che non avevano lasciato buoni ricordi tra i cittadini.
Molti, come me, credo avessero sperato in qualcosa di più “coraggioso” sentite le parole del Presidente Mattarella dopo l’esplorazione del Presidente della Camera “avverto il dovere di rivolgere un appello a tutte le forze politiche per un Governo di alto profilo, che non deve identificarsi con nessuna formula politica” e alla luce delle profonde delusioni lasciate dal precedente Governo.
Quarantotto ore dopo la delusione non scompare del tutto, ma lascia il campo a una più pacata riflessione: alla vigilia del semestre bianco sarebbe stato un errore mortificare i partiti pure reduci da due/tre anni davvero disastrosi e fallimentari.
Otto tecnici su ventitré ministri e tutti in ruoli chiave possono essere una garanzia per rimettere in strada il Paese se in sintonia con il Parlamento e con tutte le forze politiche alle quali ora Draghi ha la serenità di poter chiedere “lo sforzo di dominare i propri risentimenti” come suggeriva di fare Albert Camus nel suo libro “La peste”.
L’esperienza negativa del governo tutto tecnici di Mario Monti probabilmente è stato un punto di riferimento utile per non ripetere gli stessi errori.
Come dire dunque: prudenza e realismo. Basterà per avviare una nuova fase “costituente” come auspicata da Antonio Polito sul Corriere della Sera?
Il rischio della continuità col passato è altissimo, troppi i malumori all’interno delle forze politiche.
Tutto dipenderà da quanto potrà fare/riuscirà a fare il Governo nei primi cento giorni di lavoro.
Un risultato sicuramente è già acquisito: nessuno a Bruxelles, a Parigi o a Washington avrà più l’ardire di guardarci con sufficienza.
Non è poco per partire.

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Giuseppe Maria Gnagnarella

Giornalista e scrittore, lancianese di nascita, romano di adozione, vive tra Nizza, Dublino e Perth. Lunga carriera in RAI, è stato Consigliere di Amministrazione della LUISS Guido Carli e docente nella Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Universita’ La Sapienza di Roma...

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2 commenti
  • La borseggiatrice 16 Febbraio 2021 a 15:42

    L’articolo scritto da una penna inconfondibile è la fotografia della realtà che stiamo vivendo

    • Massimo Trocchi 17 Febbraio 2021 a 18:27

      Gentilissima,

      A nome della redazione e dell’Autore dell’articolo, cordialmente ringraziamo.

      Ps: Borseggiatrice anche di libri? la aspettiamo a Pisa prima o poi, chissà!

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