CURARSI CON I LIBRI? PATRIMONIO DI PHILIP ROTH

CURARSI CON I LIBRI? PATRIMONIO DI PHILIP ROTH

CURARSI CON I LIBRI? PATRIMONIO DI PHILIP ROTH 1024 683 Angelo Chiani
Oggi faccio tre cose insieme!

 

Parlo di me, recensisco un libro del mio amato Philip Roth e consiglio anche l’acquisto di un altro volume che, a mio parere, non può mancare nelle nostre case fra Paracetamolo, antiacidi e vitamine varie.

Partiamo da me.

La fine del 2021 mi si è abbattuta contro come la più perfetta delle tempeste perfette.

Fra ottobre e dicembre ho perso entrambi i genitori e mentre questo accadeva io passavo praticamente un mese in isolamento causa covid.

Per trovare requie dal dolore di questa immensa perdita, dall’incredulità per quanto mi accadeva intorno e dalla lontananza forzata dai miei figli e dalla mia compagna, come sempre mi sono affidato ai libri.

Mi sono fatto subito portare “ Patrimonio, Una storia vera “ di Philip Roth, pubblicato da Einaudi nel 2007 e da lui scritto fra il 1989 e il 1991, anno della pubblicazione negli Stati Uniti.

“Patrimonio” non è un romanzo, è la cronaca fedelmente autobiografica dell’ultimo periodo di vita del padre dell’Autore.

Scoprirete qui in Philip Roth, non lo scrittore sarcastico, il fine umorista e “il castigatore di ebrei” di cui tanto si è parlato negli anni, ma il figlio cinquantenne colmo d’amore e di paura per la perdita di un padre tenace, poco acculturato, impiccione e testardo da cui l’Autore si era affrancato, o almeno così credeva, già in tenera età.

Leggendo di nuovo questo piccolo volume, meno di 200 pagine, ho trovato su carta molte delle emozioni, molti dei pensieri e delle sensazioni che stavo vivendo io per la mia perdita.

Non è consolatorio, questo no, ma è stato comunque terapeutico e mi ha fatto sentire meno solo in quei momentacci.

Due esempi per cercare di farvi capire un po’ meglio cosa cerco di scrivere:

  • Roth, ad un certo punto del volume, racconta di quando, ad un concerto, un amico del padre ultraottantenne gli ha tenuto la mano stretta fra le sue, come faceva quando Philip era piccolo.

Lascio all’Autore spiegarvi che cosa significasse quel gesto per lui e vi dico cosa ha evocato in me: il senso tattile chiaro e preciso delle mani di mio padre, di come le ha strette intorno alle mie per tutta la mia vita e di come le ho strette io negli ultimi giorni della sua, come unica possibilità di comunicazione ormai rimasta fra noi.

Leggere quel passo ha subito portato la mia mente al ricordo preciso, infinitamente preciso, di quelle mani, della loro ruvidezza, dei calli, del segno della fede sull’anulare sinistro, del calore e della forza di quelle mani che spero di non dimenticare mai.

  • Philip Roth era un romanziere ricco e famoso per cui negli anni in cui il padre era ancora nel pieno del suo vigore fisico, aveva deciso di rinunciare alla sua parte di eredità a favore dei nipoti.

Che succede quando la morte del padre si avvicina? Succede che scopre di volere anche lui la sua parte, non vuole rinunciarvi, vuole possedere quello che era del padre.

Per pudore rinuncia comunque ai risparmi paterni ma comincia a desiderare altro, altre cose che lo facciano sentire in comunicazione con questo padre che se ne sta andando.

Esattamente questo è successo anche a me, con l’avvicinarsi dell’inevitabile ho cominciato a desiderare oggetti che mi ricordassero mio padre in vita, oggetti banali, scevri da ogni tipo di sentimentalismo ma che hanno guadagnato un’estrema importanza per me in quei momenti.

Eccomi dunque custodire gelosamente l’ultima lista della spesa scritta di suo pugno su un piccolo taccuino che usava per evitare di scordarsi qualcosa e di venir poi per questo ripreso da mi madre.

Insomma, perché dovete leggere “Patrimonio”?

Perché è un libro toccante sulla vita e la morte, sui rapporti familiari, sul dolore, sulla spietatezza della vecchiaia e sull’enormità dell’amore fra genitori e figli.

E perché è un libro che vi aiuterà, con me ha funzionato, a trovare le giuste parole per descrivere e blandire quel dolore che a volte si fa fatica a nominare, a comprendere e ad affrontare.

Ho scritto anche che vi avrei dato un (ulteriore) consiglio di acquisto….

E’ uscita da poco una nuova edizione, con veste grafica rinnovata, del volume “ Curarsi con i libri. Rimedi letterari per ogni malanno.” curato da Ella Berthoud e Susan Elderkin ed edito da Sellerio. E’ un elenco di prescrizioni letterarie per la cura veramente di ogni malanno.

Ci troverete, ne sono certo, il consiglio giusto per ogni patologia che vi affligge.

Purtroppo, vista la diffusione di questa malefica variante Omicron del Covid-19, molti di noi hanno dovuto affrontare, quanto meno, una serie di quarantene.

Auguro a ciascuno di voi di avere avuto in casa questo volume e di averlo “compulsato” alla bisogna per sopravvivere alla chiusura forzata in casa.

E se ancora non l’avete, rimediate ora acquistando sul nostro sito il volume per ogni prossima evenienza.

Non ho avuto – infine – il conforto del mio amato Martini Cocktail durante l’isolamento forzato: non posso perciò consigliarvi un Gin bevuto mentre leggevo “Patrimonio”.

Ho avuto però sempre ottima musica a farmi compagnia per cui mi sento di consigliarvi di sintonizzare la vostra radio sulle frequenze di Rete Toscana Classica e anche di fare un pensierino sull’abbonamento che oltre a darvi una serie di privilegi e sconti in varie attività culturali toscane vi permetterà di dare una mano ad una radio che trasmette 24 ore su 24 musica classica.

Gin per questo Gennaio 2022: Masahiro Okinawa.

Provatelo! E’ prodotto partendo da uno spirito a base di riso, è dolce, caldo e fruttato e si sposa benissimo con i freddi di questa stagione ormai in procinto di abbandonarsi alla primavera.

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PATRIMONIO
di Philip Roth

CURARSI CON I LIBRI – RIMEDI LETTERARI PER OGNI MALANNO
di E. Berthoud – S. Elderkin

Angelo Chiani

Libraio dal 1998, felice di esserlo e speranzoso di restarlo per ancora molti anni. Si innamora dei libri in tenera età ed ancora oggi non vede l’ora di trovarsi in loro compagnia...

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