Tra cielo e terra – il calendario 2021

Tra cielo e terra – il calendario 2021

Tra cielo e terra – il calendario 2021 1024 489 Giovanna Parravicini
Tra cielo e terra. Icone di Rostov. Album-calendario 2021

 

A metà del XVII secolo, in un’epoca in cui la Russia era dilaniata da uno scisma religioso paragonabile per entità alla riforma protestante, a Rostov – un’antica città russa a circa 200 km da Mosca – il metropolita Iona Sysoevič si fa costruire una splendida dimora, una sorta di anticipazione della città eterna, la Gerusalemme celeste.

Attraverso le chiese, le torri, le possenti mura e la miriade di cupole dorate e variamente colorate che ancor oggi lasciano senza fiato il visitatore, Iona voleva dar visibilità in tutta la sua potenza al Corpo mistico della Chiesa, che rimanda alla bellezza del mondo che verrà e ne costituisce fin d’ora un anticipo in questo mondo.

Entro questa «icona architettonica» si incastonano autentici gioielli pittorici, tra cui le numerose chiese volute dall’ideatore del complesso, ciascuna con una sua particolare dedicazione e funzione, e tutte interamente affrescate, a sviluppare visivamente la storia della Salvezza, nell’Antico e nel Nuovo Testamento, nelle storie della Chiesa e della sua santità, e infine nell’Apocalisse che segna la venuta di cieli nuovi e di una terra nuova.

È questo il tema dell’album-calendario 2021 curato dalla Fondazione Russia Cristiana insieme a Vera Vachrina, studiosa di storia dell’arte medioevale e conservatrice della collezione di icone situata all’interno del complesso architettonico di Rostov, oggi un polo museale fra i più importanti della Russia. Gli album-calendari di Russia Cristiana hanno una lunga storia, di oltre quarant’anni, e un intento ambizioso che è andato maturando negli anni: inizialmente quello di far conoscere al pubblico italiano i tesori artistici e spirituali della tradizione russa, e poi, nel tempo, soprattutto grazie all’apporto di studiosi russi, quello di far scoprire le comuni radici dell’arte bizantina e latina, la mirabile koiné rappresentata in epoca medioevale dal mondo cristiano.

 

Unità certamente non intesa come uniformità di mezzi espressivi e tecniche artistiche, e neppure come univocità di sensibilità spirituali e culturali, ma come condivisione di un’esperienza di fede capace di impiegare tutto il patrimonio della cultura classica rivoluzionandolo alla luce della Rivelazione.

Sono nati così, oltre ai calendari dedicati alle icone russe, anche monografie su Cipro, le icone e gli affreschi dei Balcani, i mosaici siciliani, le icone mariane nell’Italia del Sud, Venezia, i retabli catalani, le miniature armene… Non da ultimo, il calendario 2018 è stato dedicato alla pittura su tavola di Pisa.

Perché un calendario? Perché la nostra non vuol essere semplicemente una pubblicazione d’arte, ma un viaggio attraverso una cultura, una spiritualità, una tradizione liturgica che settimana dopo settimana (si gira pagina ogni due settimane), mese dopo mese rinnovi la memoria delle feste e dei santi, facendoli rivivere nel contesto e nelle circostanze in cui le immagini sono nate, attraverso i ricchi testi di commento che le corredano.

Le icone di Rostov, in particolare, possiedono una grande dolcezza e delicatezza espressiva, un’inconfondibile tavolozza di rosa, verdi, azzurri e gialli che rimandano alla natura circostante, ai riflessi cangianti del vasto lago su cui sorge la cittadina.

Una santità sospesa fra cielo e terra, esattamente come la dimora costruita da Iona, un riflesso dell’altro mondo già in questo mondo: non è un caso che la spiritualità di Rostov – oltre che da una profonda venerazione per la Madre di Dio, di cui vi sono splendide immagini – sia determinata dalle figure dei santi monaci che giunsero a evangelizzare questa terra, fieramente pagana, nell’XI secolo, e furono sostenuti nel loro operato dallo stesso apostolo Giovanni, prodigiosamente apparso in visione a uno di essi, Avraamij.

Quella di Rostov è anche una santità carica di misericordia e zelo pastorale, che si esprime – come vediamo nelle icone – nelle figure di grandi vescovi di tutti i tempi: da Leontij (XI sec.), Isaija, Ignatij, fino a Dimitrij (XVII sec.), autore di una monumentale raccolta di vite dei santi di tutti i tempi ordinata secondo il calendario liturgico, che sarebbe stata nutrimento spirituale e lettura quotidiana per generazioni e generazioni di ortodossi.

 

Ti è piaciuto l’articolo?

Acquista qui il Calendario-Album 2021:

Giovanna Parravicini

Laureata in lettere moderne all’Università Statale di Milano, con un corso biennale di lingua e letteratura russa nel piano di studi che determinerà, in effetti, i suoi interessi e la sua vita...

Tutte le storie di:Giovanna Parravicini

Lascia una risposta