Forse non basta più ripudiare gli estremismi

Forse non basta più ripudiare gli estremismi

Forse non basta più ripudiare gli estremismi 1024 489 Giuseppe Maria Gnagnarella
E questo è il tempo delle cattedrali
La pietra si fa
Statua, musica e poesia
E tutto sale verso le stelle
Su mura e vetrate
La scrittura è architettura*
Cinquecento trentotto anni dopo anche la cattedrale di Nizza ha il suo “papa dei folli” come immaginato da Victor Hugo nella più famosa e importante Notre Dame di Parigi per festeggiare l’Epifania. Si chiama Brahim Aossaoui, è un tunisino di 21 anni arrivato a Settembre in Italia, e da qui in Francia, che nella Cattedrale di Nizza il 29 Ottobre ha ucciso tre persone con un coltello con una lama di 17 centimetri, per intenderci lungo quanto un accendino Bic da gas di cucina.
29 Ottobre: solo due settimane dopo l’uccisione del professor Samuel Paty.
Al tempo delle Cattedrali la Francia era “fille ainée de l’Eglise”. Lo è ancora? Per gli ideologi della guerra santa islamica esistono due nemici: il Vaticano, cuore della cristianità, e la Francia patria dei Lumi. Macron davanti a Notre Dame a Nizza ha ripetuto il sostegno “dell’intera Nazione ai cattolici di Francia e di altrove” ribadendo che la Francia “non cederà al terrorismo” mostrando di non avere paura di nominare le vittime da difendere e il nemico da sconfiggere.
In Vaticano (e in Italia) sembra si voglia ancora una volta sorvolare sulla firma degli assassini. “Informato del feroce attentato il Papa condanna nel modo più forte tali atti di violenza terroristica” si legge in una nota della Santa Sede. “ Nel condannare quest’ulteriore gesto di violenza, manteniamo ferma la determinazione nel contrastare il fanatismo di qualsivoglia matrice” ha scritto il Capo dello Stato a Macron.
Qui crolla il tempo delle cattedrali
La pietra sarà
Dura come la realtà
In mano a questi vandali e pagani
Che già sono qua
Questo è il giorno che verrà
Oggi è il giorno che verrà*
Ma Macron ha presentato ad agosto un progetto di legge contro il “separatismo islamico” (obbligo scolastico dai tre anni per tutti e lotta ai finanziamenti esteri a moschee e ad associazioni islamiche francesi) che dovrebbe fermare il proliferare di quelle contro-società islamiche in Francia con il fondamentalismo come idea dominante: forse anche perciò la Francia è sotto assedio, forse anche perciò qualche parola in più avrebbe fatto comprendere meglio agli italiani la posta in gioco e avrebbe fatto più piacere ai francesi.
Samuel Paty era contrario al progetto di legge Macron: “la scuola può tutto” diceva. È stato ucciso da un ragazzo di 18 anni; a Nizza un ragazzo di 21 anni ha ucciso le due donne e il sacrestano di Notre Dame.
Evidentemente si uccide per spargere terrore, perché “tutti gli altri” sono da spazzare via.
Non basta semplicemente  più “ripudiare ogni estremismo”.
“Liberté, Eegalité, Fraternité” il motto della Rivoluzione salverà ancora la Francia e tutti noi?
*citazioni tratte da Da Notre Dame de Paris – Riccardo Cocciante

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Giuseppe Maria Gnagnarella

Giornalista e scrittore, lancianese di nascita, romano di adozione, vive tra Nizza, Dublino e Perth. Lunga carriera in RAI, è stato Consigliere di Amministrazione della LUISS Guido Carli e docente nella Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Universita’ La Sapienza di Roma...

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